Installare un impianto fotovoltaico è considerato oggigiorno il primo passo verso un futuro ecosostenibile, che punta al risparmio in bolletta e anche a un possibile guadagno che a lungo andare può trasformarsi in qualcosa di davvero molto proficuo in termini economici. Ovviamente, ci sono da considerare tante variabili, ma nel complesso possiamo parlare davvero di qualcosa di molto importante dal punto di vista del risparmio.
Oggi a rendere il panorama ancora più interessante c’è il cosiddetto metodo giapponese, una strategia che permette di massimizzare i profitti derivanti dall’uso dei pannelli solari, volti a trasformare l’energia in un vero e proprio investimento. Ma prima di entrare nel dettaglio di questo metodo giapponese, cercheremo di analizzare tutti i punti sui benefici dell’installazione degli impianti fotovoltaici.
Cos’è il fotovoltaico e come funziona?
Installare un impianto fotovoltaico ha numerosi aspetti positivi, a cominciare dal fatto che sfruttando l’energia proveniente dal sole per la produzione dell’energia elettrica, questa praticamente si trasforma in corrente elettrica continua grazie alla presenza delle celle solari presenti all’interno dell’impianto. L’energia solare viene poi convertita tramite un inverter, rendendola disponibile per alimentare la propria abitazione, ma anche la propria azienda.
Oltre alla facilità di comprensione che permette di spiegare il funzionamento, i vantaggi sono tanti ed evidenti: c’è un netto calo dei costi energetici, una sensibile riduzione delle emissioni di CO2 e la possibilità di vendere anche l’energia in eccesso alla rete elettrica a cui si è collegati. Ma ancora più efficace risulta il metodo giapponese che adesso vi spiegheremo nel dettaglio.
Il metodo giapponese, ecco perché è così famoso
Siamo abituati ad assistere a grossi cambiamenti in atto, di solito partendo o dall’America o dai Paesi Orientali, Cina e Giappone in primis. Nel caso di questo specifico sistema di conversione dell’energia elettrica, il metodo innovativo parte dal Giappone, per questo è facilmente deducibile l’indicazione di metodo giapponese, il cui funzionamento si basa su un’idea semplice e geniale: ottimizzare l’autoconsumo energetico e ridurre al minimo gli sprechi. Ecco come funziona:
- accumulo intelligente dell’energia, utilizzando le batterie di accumulo di ultima generazione, che permettono di conservare l’energia prodotta durante il giorno per usarla la notte e nei momenti di maggiore consumo
- gestione ottimizzata dei consumi, grazie ai dispositivi intelligenti, come gli smart meter, che sono dei dispositivi pensati per essere collegati al consumo energetico degli elettrodomestici, programmandone il consumo nei momenti di massimo picco solare
- vendita strategica dell’energia in eccesso, attraverso nuove offerte date dalle varie aziende energetiche e dai sistemi di scambio sul posto. Insomma, tutto per guadagnare
In tal senso, il metodo giapponese è visto come un modo che porta a un risparmio considerevole sulla bolletta a cui collegare ovviamente i guadagni extra, relativi alla possibilità di vendere l’energia in eccesso, trasformando il sistema fotovoltaico in una fonte di reddito. Inoltre, c’è da mettere in conto anche la gestione intelligente dell’energia, perché si riducono gli sprechi e si approfitta dei picchi solari per poter disporre dell’energia necessaria per alcuni determinati lavori da fare in casa.
In Italia questo metodo innovativo sta trovando ampia applicazione, perché i guadagni sono significativi, ma relativi sempre alle dimensioni dell’impianto, all’efficienza e alla qualità dei pannelli e delle batterie, al consumo personale dell’energia accumulata, e ovviamente anche agli incentivi statali, che in Italia, soprattutto in questo momento permettono di avere a disposizioni aiuti economici importanti al fine di migliorare la sostenibilità della propria abitazione.